Laboratori

Laboratorio di Diffrattometria a Raggi X di polveri

Il diffrattometro Empyrean di terza generazione della Malvern Panalytical è ideale per lo studio dei materiali del patrimonio culturale. Grazie alle sue MultiCore Optics, analizza polveri, film sottili, nanomateriali e oggetti massivi, rivelando dettagli sulla struttura cristallina e sui processi di degrado. Questo strumento versatile si adatta alle nuove tecnologie ed è utilizzabile anche in scienze dei materiali, geologia e chimica, supportando ricerche avanzate e a lungo termine.

REFERENTE: GABRIELLA SALVIULO
CONTATTI PER IL SERVIZIO:
xrpd.geoscienze@unipd.itsycuri.ciba@unipd.it

Laboratori µFT-IR

(A) HYPERION II – µFT-IR | FPA | QCL Microscope
Strumento ideale per analizzare materiali del patrimonio culturale, fornisce dettagli sulla composizione chimica e sulla struttura di dipinti, sculture, tessuti, ceramiche e metalli. È in grado di identificare materiali originali, prodotti di degrado e restauri.
La tecnica consente di creare mappe composizionali, evidenziando distribuzioni di composti organici e inorganici, fondamentali per conservazione e restauro. È utilizzato anche nelle Scienze della Terra e dei Materiali, per studiare minerali e materiali sintetici, supportando l’analisi di processi geologici e chimici.

(B) Spettrofotometro µFT-IR Bruker Lumos II
Strumneto complementare all’HYPERION II, consente l’acquisizione di spettri  IR nel range 600-4000 cm-1 in modalità di riflettanza esterna o ATR su aree inferiori a 5 mm x 5 mm.
Consente l’esecuzione di mapping lineare e areale. Ideale per piccoli campioni (sezioni pittoriche, grani, fibre). 

REFERENTE (A): LARA MARITAN
CONTATTI PER IL SERVIZIO (A):
caterina.canovaro@unipd.itgiulia.ricci@unipd.itsycuri.ciba@unipd.it

REFERENTE (B): ALFONSO ZOLEO
CONTATTI PER IL SERVIZIO (B): alfonso.zoleo@unipd.itsycuri.ciba@unipd.it

Laboratorio TESAF

REFERENTI: PAOLO TAROLLI, CHIARA MARCHINA
CONTATTI PER IL SERVIZIO: chiara.marchina@unipd.itsycuri.ciba@unipd.it

Intelligent Autonomous Systems Laboratory (IAS-Lab)

Il laboratorio è in grado di sviluppare robot mobili autonomi che esplorino in modo robusto siti del patrimonio culturale, fornendo modelli 3D digitali altamente accurati. L’uso di tecniche avanzate di interpretazione dei dati consente la rimozione l’effetto di fonti di luce indesiderate dai modelli e la rilevazione automatica di oggetti archeologicamente rilevanti e lo sviluppo di soluzioni efficaci al problema della modellazione dell’ambiente cooperativo con dati acquisiti da fonti eterogenee (robot terrestri e aerei e satelliti).
La pipeline di registrazione delle mappe consente di fondere modelli multispettrali di un sito costruiti da diversi punti di vista in una rappresentazione unificata. Interfaccia uomo-macchina per guide robotiche museali teleoperate. Una guida robotica museale può trasmettere percezioni visive remote a un utente remoto (anche un paziente altamente paralizzato) tramite un’innovativa interfaccia di controllo ad autonomia condivisa, che può accettare input eterogenei da tastiera, joypad, voce o persino BCI (Brain Computer Interface). La navigazione e il controllo del robot sono molto intuitivi e naturali grazie all’IA integrata nel robot e nell’interfaccia utente (per esempio pianificazione del movimento, evitamento degli ostacoli, previsioni del bersaglio, ecc.).

REFERENTI: STEFANO GHIDONI, EMANUELE MENEGATTI, ALBERTO PRETTO, LUCA TONIN
CONTATTI PER IL SERVIZIO: alberto.pretto@dei.unipd.itsycuri.ciba@unipd.it

Photonics and Electromagnetics Group

Il gruppo si occupa dello sviluppo e utilizzo di sensori in fibra ottica di tipo puntuale basati su concatenazioni di reticoli di Bragg e distribuiti basati sull’utilizzo di fibre ottiche. La tecnologia dei sensori in fibra ottica è poco invasiva e permette la misura accurata di parametri ambientali quali: temperatura, deformazioni meccaniche, pressione, onde acustiche, monitoraggio moto ondoso.
Il sensore in fibra ottica può coprire distanze che vanno da poche decine di metri a decine di chilometri.
Utilizzo dei sensori in fibra ottica per il monitoraggio ambientale o strutturale del sito e del manufatto (nel caso di edifici di rilevanza storica); per la validazione e potenziamento delle tecniche di conservazione (smart structures). Inoltre, in alcuni ambiti del restauro ed ove tecnicamente possibile, si utilizza la tomografia a coerenza ottica (OCT) per l’analisi non invasiva di piccoli manufatti.
L’attività di monitoraggio in fibra ottica può essere effettuata anche in campo.

REFERENTI: ANDREA GALTAROSSA, LUCA SCHENATO
CONTATTI PER IL SERVIZIO: andrea.galtarossa@dei.unipd.itsycuri.ciba@unipd.it

MEDIA Lab

Il laboratorio è in grado di sviluppare nuove applicazioni basate su tecniche di intelligenza artificiale per la modellazione, l’autenticazione, l’analisi e la fruzione  virtuale di diversi siti e/o manufatti. Questo può contribuire a far conoscere il patrimonio storico e culturale del territorio anche a utenti remoti che non possono essere fisicamente presenti sul posto e a monitorarne lo stato di conservazione aiutando conservatori e ricercatori a preservare aspetto e condizioni. A tal proposito, l’utilizzo della tecnologia BIM, combinata con la realtà aumentata e tecniche di segmentazione semantica, permette una memorizzazione e un monitoraggio efficiente dello stato di degrado del sito, oltre alla possibilità di condividere tali informazioni con un team di esperti. Tramite la stessa modellazione, è possibile inoltre simulare diversi scenari di emergenza/degrado valutando eventuali rischi e pianificando in anticipo le operazioni di messa in sicurezza e recupero. In aggiunta, le tecnologie sviluppate aumenteranno il livello di accessibilità di tali siti, permettendone la visita da remoto anche ad utenti affetti da disabilità fisiche e deambulatorie. Il laboratorio fornisce inoltre supporto e attività di consulenza alla digitalizzazione e alla creazione di modelli 3D per la modellizzazione tramite BIM.

REFERENTI: SIMONE MILANI, PIETRO ZANUTTIGH
CONTATTI PER IL SERVIZIO: simone.milani@dei.unipd.itsycuri.ciba@unipd.it

Laboratori del Centro di Sonologia Computazionale (CSC)

Una parte importante del patrimonio culturale della storia contemporanea è composta da fonti orali, che raccolgono la conoscenza di eventi storici a partire dai primi decenni del diciannovesimo secolo. Sfortunatamente, l’enorme quantità di documenti audio è frammentata in archivi personali o di piccole dimensioni. L’aggregazione e lo sfruttamento di questo dataset potenzialmente enorme può avere un impatto profondo in diverse discipline, dalla linguistica alla storia orale. SYCURI mira a creare nuove metodologie e strumenti per aggregare, analizzare, sfruttare un gran numero di raccolte di fonti orali con l’obiettivo generale di ricostruire eventi storici e fenomeni sociali, descritti in diverse fonti, collegando le informazioni in base a diverse dimensioni come spazio, tempo ed emozioni. SYCURI prenderà in considerazione l’intero processo dalla digitalizzazione all’accesso.

REFERENTE: SERGIO CANAZZA
CONTATTI PER IL SERVIZIO: sergio.canazza@unipd.itsycuri.ciba@unipd.it

Laboratorio di geofisica applicata

Il gruppo di geofisica applicata dell’Università degli Studi di Padova, grazie a competenze che spaziano dalla geologia all’ingegneria, fornisce supporto a studi, ricerche e servizi nel campo dei Beni Culturali che vanno dalle più note prospezioni in campo archeologico, alle indagini non invasive su strutture storiche, sino a misure e monitoraggi nel tempo in contesti di potenziale rischio per il patrimonio (es. rischio idrogeologico, frane, terremoti). Il laboratorio di geofisica applicata mette a disposizione strumentazione per acquisizioni a terra, in ambiente sommerso e da velivoli per misure ERT, GPR, FDEM, SISMICHE, MAGNETICHE, GRAVIMETRICHE con sensori convenzionali e wireless di ultima generazione, progettando schemi e sistemi di acquisizione e di elaborazione dei dati 2D e 3D adattabili a specifici contesti.

REFERENTE: GIORGIO CASSIANI
CONTATTI PER IL SERVIZIO: giorgio.cassiani@unipd.itsycuri.ciba@unipd.it

Laboratori di archeologia

 I laboratori di Archeologia sono stati concepiti per rispondere all’esigenza di poter disporre di spazi adatti per proseguire le attività di ricerca che si svolgono sul campo. In questo senso essi soddisfano diverse necessità: dallo stoccaggio dei materiali archeologici, al lavaggio, alla catalogazione, alla documentazione, allo studio e alla ricerca.

REFERENTE: MICHELE CUPITO’
CONTATTI PER IL SERVIZIO: stefania.mazzocchin@unipd.itsycuri.ciba@unipd.it

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