Una convenzione con la Fondazione Cini per lo studio di un importante manoscritto persiano

Nel 2019 è stata firmata la convenzione tra la Fondazione Giorgio Cini onlus e il CIBA nel contesto delle attività finalizzate al restauro del manoscritto persiano eseguito e miniato tra 1624 e 1625, recante la Khamsa (Pentalogia) di Ilyâs ibn Yûsuf Nizâmî-i Ganjavî (1141-1209), tra i maggiori poeti della letteratura persiana.

Il manoscritto, riccamente decorato da miniatori della Scuola di Shîrâz è conservato presso la Biblioteca della Fondazione Giorgio Cini di Venezia e rappresenta uno splendido esempio, fra i pochi che si conservano in Italia, del suo genere.

 

Nello specifico, la collaborazione e il contributo del CIBA si sostanzieranno nelle seguenti linee di intervento:  

– raccolta e catalogazione dei dati pregressi e dei risultati di studi, indagini e interventi previsti dalla convenzione;

– acquisizione di nuovi dati (indagini non invasive) a cura del CIBA;

– pubblicazione dei risultati del progetto in un Commentario che accompagnerà il restauro, edito dalla casa editrice NOVA CHARTA, promotrice e finanziatrice di restauro e pubblicazione all’interno dell’iniziativa “Salviamo un Codice” e curato da Daniela Meneghini dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, in collaborazione con l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini; e in eventuali riviste scientifiche e/o divulgative;

– promozione degli esiti delle ricerche in eventuali esposizioni e congressi, convegni, seminari e altre manifestazioni.

 

La pubblicazione del Commentario, contenente anche gli esiti delle indagini e del restauro, è prevista per il 2020.